White Collie

 

La vera essenza del Bianco       di Giulia Faessler


 

Quando mi è stato proposto di riscrivere un articolo sul Collie bianco, ho subito pensato che non fosse opportuno riscrivere uno di quegli articoli che mi hanno dato molto a livello di conoscenza, sia durante la stesura della mia tesi sulla genetica del collie bianco, sia alla successiva pratica d’allevamento. Piuttosto preferisco darvi delle nozioni più pratiche per l’allevamento vero e proprio. Ovviamente chi volesse avvicinarsi all'allevamento del Collie bianco, non potrebbe astenersi dal conoscere le sue origini e la sua genetica. Un buon allevatore deve essere prima di tutto informato sulla razza e a mio avviso deve assolutamente allevare con amore. La passione e la conoscenza fanno la differenza. 

Questi sono alcuni degli articoli che vi consiglio di leggere e che potete trovare nella nostra pagina "ARTICOLI":

 

v  IL COLLIE BIANCO È VICINO ALL’ESTINZIONE O C'È ANCORA UN "BIANCO" ALLA FINE DEL TUNNEL? di  David Marvel  (Marvale)  

v  LA VARIETÀ BIANCA DEL COLLIE di  Lucio Rocco 

v  CENSIMENTO DEI COLLIE BIANCHI IN ITALIA di  Giulia Faessler 

v  WHITE COLLIE ... INTERVISTA A GIULIA FAESSLER a cura di Lucio Rocco 

v  STORIA DEL COLLIE BIANCO di  Giulia Faessler e Lucio Rocco 

v  MUTAZIONE O VARIETÀ? Articolo del 1915 della Rivista "Country Life in America" 

v  IL COLLIE BIANCO IN ALASKA  Articolo del 1919 della Rivista "Country Life in America" 

v  IL COLLIE BIANCO, UN CANE UTILE  Articolo del 1915 della Rivista "Country Life in America" 

v  SEMINARIO SULLO STANDARD DI RAZZA DEL ROUGH COLLIE Relatore:  A. Harvey  

v  I COLLIE DELLA SIGNORA COOLIDGE di  Lucio Rocco 

v  LA VERA STORIA DI JAMES A. MCGLYNN di  David Marvel  e  Lucio Rocco 

 

 

Bene, se avete letto questi articoli allora siete pronti!

 

Ora sapete che il Collie bianco non è un Collie albino, né un Collie Doppio Merle, bensì un Collie la cui colorazione bianca è data dall'espressione di un gene detto comunemente White Spotting Piebald. Sapete che non è una razza nuova, ma bensì una varietà di colore antichissima, quanto la razza stessa, che è stata soggetta a discriminazioni (a causa spesso di grande ignoranza) che ha portato alla sua quasi estinzione. Sono cani sani, ottimi  cani da pastore che sono stati capaci di adattarsi in ambienti estremi come l’Alaska. Cani apprezzati dai sovrani e dai presidenti degli Stati Uniti e dalle loro consorti. Cani allevati da grandi personaggi come ad esempio James A. Mcglynn, che perse addirittura la vita nel tentativo di salvare i suoi cuccioli bianchi da un orribile incendio.  I Collie bianchi portano con sé una storia avventurosa ed emozionante, le cui pagine speriamo siano ancora da scrivere per evitare che un giorno restino solo  fotografie e ricordi.  

 

Ma c’è ancora tanto da imparare?

 

Certamente. Ad esempio, sapevate che la famosa Lassie  era un White Factored?

Ovvero un cane capace di dare una prole bianca e che effettivamente esistono dei sui discendenti bianchi.

 

Sapevate che il Collie bianco è, secondo il Kennel Club e molti altri club di razza europei,  un cane considerato comunque di razza Collie, ma che presenta rispetto allo standard un eccesso di bianco? Ovvero, ai fini espositivi è un cane che verrebbe penalizzato, esattamente come si farebbe per un tricolore con sfumature rossicce, un Blue Merle con un eccesso di macchie nere o un Collie con occhi tondi, ossia come si farebbe per un qualsiasi Collie che presentasse caratteri che si discostassero dallo Standard, senza per questo metterne in dubbio la purezza. Infatti lo Standard UK dice che un eccesso di bianco è altamente indesiderabile, ma non altro. Nel 1881 quando fu definito il primo standard  UK della razza la colorazione del mantello venne considerata irrilevante, pertanto i Collie di qualsiasi colorazione potevano partecipare agli show. Anche negli standard successivi non vi erano limiti di colore. Quando nel 1910 furono definite le tre colorazioni ammesse nello standard, Tricolore, Blue merle e Sabbia,  il Collie bianco fu probabilmente discriminato a causa di allevatori che non riuscendo ad ottenere questa varietà (molto richiesta per via dell’amore che per essa nutriva la Regina d’Inghilterra) imbrogliavano incrociando i Collie con cani di altre razze dal mantello bianco o che allevavano collie Doppio Merle o albini (malati) spacciandoli per Collie bianchi. Probabilmente se ciò non fosse accaduto, il destino dei Collie bianchi sarebbe stato oggi molto diverso. In America e in Canada i Collie Bianchi costituiscono la quarta varietà di colore.

 

I Collie Bianchi hanno la testa colorata e solitamente una o più macchie colorate su un corpo dal pelo candido. 

 

Come mai abbiamo un pelo non pigmentato?

 

Nella razza Collie la colorazione bianca del pelo è determinata principalmente da un gene che viene comunemente chiamato White Spotting Piebald, ma  il suo vero nome scientifico è MITF: microphthalmia-associated transcription factor ( Karlsson et al 2007 ; Leegwater et al 2007 ; Rothschild et al 2006).

 

Nei White Collie abbiamo un manto bianco, perché il gene MITF inibisce la differenziazione dei melanoblasti in melanociti. I melanociti sono cellule che hanno il compito di produrre melanina, il pigmento presente negli organi come la pelle, gli occhi, le orecchie e ovviamente nel pelo. I melanociti si formano dai melanoblasti durante lo sviluppo embrionale e pertanto se viene inibita la loro formazione, non verrà prodotto nemmeno il pigmento e il pelo risulterà bianco. 

 

Tutti i Collie presentano il gene MITF, ma all’interno della popolazione di Collie abbiamo ben 4 forme alleliche (ogni singolo individuo presenta però un gene formato da due alleli) che determinano una diversa estensione del bianco e sono:

 

S (Solid color ), si (Irish spotting) , sw (Bianco esteso), sp  (Piebald).

 

Le combinazioni di queste quattro forme alleliche (S, sp , si , sw) possono dare origine ad un manto bianco la cui estensione può variare dal 10% al 95%. 

 

I white Collie sono sempre omozigoti recessivi per il gene white spotting piebald (swsw),

ciò determina un'estensione del manto bianco fino al 95%. La testa è sempre colorata e possono esserci una o più macchie sul corpo. Il muso e le macchie possono avere le varie colorazioni tipiche del Collie.

 

 

Come agiscono i quatto alleli?

 

1. Allele S (detto Solid Color o non bianco).

 

È l’allele dominante (o parzialmente dominante) della serie e la sua presenza genera un mantello completamente pigmentato o con piccole macchie bianche su non oltre il 10% della superficie del corpo, in genere sulle dita, sulla punta della coda o sul petto. La dominanza dell’allele S sugli altri alleli della serie non è del tutto chiara e sicuramente varia da razza a razza. Sembra che, almeno nel Collie, esso sia dominante su si, ma non del tutto su sw e sp, per cui soggetti Ssw e Ssp possono mostrare macchie bianche più o meno estese. Little nel 1957 ipotizzò l'esistenza di un modello pseudo-irlandese che si verifica nei cani Ssp .

 

 

 Esempio di collie Solid color (SS) in cui abbiamo addirittura l’assenza del collare bianco (collie no collar)

 

2. Allele si (detto Irish Spotting).

 

Il nome fu dato da Doncaster che nel 1905 osservò gli effetti di questo allele nei ratti selvatici irlandesi. Nei Collie causa l’estensione del bianco dal 10% al 30% della superficie del mantello in modo simmetrico ed in posizioni ben determinate quali petto, fronte, muso, piedi, ventre e punta della coda. Anche se con una certa variabilità nei riguardi dell’estensione, la posizione delle macchie dovuta a questo allele è fissa e regolare, in contrasto con l’irregolarità delle pezzature causate dall’allele sp. E’ dominante su sp, ma non su sw

 

Tre diversi tipi di Irish spotting. Le macchie bianche sono distribuite in modo geometrico sulle zampe, sul muso, sulla coda e sul collare. 

 

 

3.Allele sp (detto Pezzato o Piebald).

 

Provoca l’estensione del bianco su oltre il 50% della superficie del mantello, distribuito disordinatamente. S è dominante incompleto su sp e quando questi due geni si trovano accoppiati possono produrre mantelli che appaiono fenotipicamente Solid o Irish spotting.

Esempio di Collie pezzato (Piebald spsp). Questi cani a volte possono essere confusi con cani portatori dell'allele sw, i cosiddetti white factored o fattorati bianchi, cani capaci di dare una prole bianca. La presenza di macchie bianche non è sempre indice di una futura prole bianca.

 

4. Allele sw (bianco esteso).

 

E’ l’allele che determina il nostro Collie bianco. Causa un mantello bianco o quasi completamente bianco negli omozigoti swsw ; in questo caso il colore si trova concentrato più facilmente vicino all'attaccatura della coda, o sulle orecchie, od in prossimità dell’occhio. È dominante incompleto rispetto ad S o si e, quando è combinato con uno di questi due alleli, può produrre mantelli fenotipicamente piebald (pezzato).

Esempio di collie pezzato fattorato bianco Ssw o sisw, ma la dominanza incompleta non è sempre espressa con delle pezzature bianche. Potremmo avere anche collie con questo  genotipo, ma senza macchie bianche sul corpo

 

Esempio di White Factored non pezzati, collie eterozigoti per l'allele sw(spsw siswSsw ).

Possono essere Sabbia, Sabbia merle, Fulvi carbonati, Fulvo carbonati merle, Tricolori o Blue merle. Sono cani colorati, ma portatori per il bianco.

 

I White Factored  hanno  un collare bianco molto ampio, che può superare anche la metà del dorso e zampe bianche che si estendono fino alla pancia e al petto. Come già detto, possono esserci anche macchie irregolari sul corpo, ma tutte queste marcature  bianche possono anche essere meno estese.

Esempio di white Collie swscon la testa e gli spot delle varie colorazioni

Possiamo notare in queste immagini la differenza di estensione del bianco tra un Collie fulvo carbonato (ayat mm sisi) e un Collie fulvo carbonato White Collie (ayamm swsw). Questi due cani geneticamente sono molto simili. Identici se consideriamo il gene Aguti (ayae Merle (mm), ma diversi per quanto riguarda gli alleli del gene White spotting piebald. Il primo cane presentando genotipo sisi e pertanto presenta 30% del mantello bianco. Il secondo, invece, grazie agli alleli sw, ha un’estensione del mantello bianco del 90%.

 

La prossima tabella ci mostra come possiamo ottenere i White Collie o i Fattorati bianchi (white factored= Collie che presenta un solo allele, detto anche  fattore, sw). In questo caso  consideriamo le varie probabili combinazioni che possiamo ottenere considerando i geni Aguti, Merle e White Spotting Piebald (per convenzione consideriamo che i fattorati siano sempre sisw). Ovviamente gli incroci potrebbero essere ancora più numerosi se considerassimo anche altri geni, come ad esempio anche il gene Arlecchino.

 

Bisogna precisare che in passato il Collie bianco non ebbe molto successo anche perchè vennero selezionati i cani in base al colore e non a tutta la struttura, oggi bisognerebbe allevare Collie bianchi, ma di qualità!

CURIOSITA' PER GLI APPASIONATI DI GENETICA E NON SOLO

 

Il gene MITF fornisce istruzioni per creare una proteina chiamata fattore di trascrizione associata alla microftalmia . Questa proteina è un fattore di trascrizione, ovvero una proteina capace di regolare l’espressione di alcuni geni, legandosi al DNA in una regione specifica, da dove poi regola la trascrizione. I fattori di trascrizione possono essere attivati o disattivati selettivamente da altre proteine. MITF è un gene coinvolto in più processi di sviluppo. Regola la differenziazione dei melanoblasti in melanociti e lo sviluppo dei mastociti e dei ostoclasti  (Hodgkinson et al. 1993 ; Steingrimsson et al., 1994 ; Moore 1995 ).

 

Come fa una proteina ad agire in modo diverso a seconda dei tessuti?

 

Il gene MITF è un gene con almeno 6 trascritti alternativi (Amae et al., 1998) che danno origine a diversi tipi di proteine, dette isoforme. Tutte le isoforme hanno una struttura identica tra di loro (da esone 2-5 e 6-9). Due isoforme in particolare differiscono per la presenza o l’assenza di 6 amminoacidi o 18 bp, conosciuto come esone 6A (Amae et al., 1998 ; Yasumoto et al., 1998 ). Per distinguere queste due isoforme, vengono indicate con MITF-M + per il modulo con l'inserto e MITF-M per la forma senza l'inserto. MITF-M + e MITF-M hanno effetti diversi (Bismuto et al. 2007). MITF-M + sembra inibire la sintesi del DNA o essere antiproliferativa, mentre MITF-M ha poco o nessun effetto del genere. 

 

L'isoforma MITF-M regola la proliferazione cellulare e pertanto la differenzazione dei melanoblasti in melanociti che poi produrranno il pigmento e pertanto abbiamo il pelo colorato. L'isoforma MITF-M+ invece ha l'effetto opposto. Ovvero inibisce i melanoblasti e pertanto abbiamo il pelo bianco.Quest'ultima presenta 18 bp (paia di basi ) in più rispetto alla precedente.

Un altro fattore che può portare alla formazione di peli bianchi è la presenza di una sequenza SINE (circa 3000 bp) a monte del codone d'inizio del gene MITF (Karlsson et al. 2007), probabilmente responsabile di uno splicing alternativo. Sembrerebbe che SINE porti ad una modifica della forma dei melanociti che influisce sulla pigmentazione del pelo.

 

Pertanto nei Collie il gene MITF ha 4 alleli ( S, siswsp ) cosi costituiti:

 

S non ha nè l'inserto di 18 paia di basi e nè SINE (da il pelo colorato)

sha l'inserto di 18 paia di basi, ma non SINE  (abbiamo macchie bianche regolari)

sp ha SINE e non le 18 pb (per questo da origine a macchie bianche irregolari)

sw invece ha SINE e le 18 pb (per questo abbiamo un manto bianco molto esteso)

 

Little già nel 1957 aveva ipotizzato una cosa simile. Infatti parlava di un modello pseudo-irlandese in cui cani Ssavevano macchie bianche simili al modello irlandese. In teoria un cane con un genotipo Ssp avrebbe dovuto essere tutto colorato per effetto della dominanza dell'allele S su sp , ma la presenza di SINE fa si che il pelo diventi bianco e si abbia codominanza. Questi studi sono stati eseguiti nel 2007, Little aveva ipotizzato ciò 50 anni prima!

 

 

 

Bibliografia:

 

Ostrander E.A Ruvinsky A. (2012) The Genetic of the Dog, National Human Genome Research Institute, National Institutes of Health, Maryland. USA

Ostrander E. A. Comstock K.E. (2004) The domestig dog Genome, Current Biology, Volume 14, Issue 3, pR98-R99

Little C.C.(1957) The Inheritence of Coat Color in Dogs, Cornell University Press,Ithaca, Ny

Raven P.H., Jhonson A., Mason K. A., Losos J. B. Singer S. R.(2012) Genetica e Biologia molecolare, Piccin- Nuova Libreria

S.M. Schmutz, T. G. Berryere and D. L. Dreger. MITF and White Spotting in Dogs: A Population Study

E. K. Karlsson, I. Baranowska et al. Efficient mapping of mendelian traits in dogs through genome-wide association

Site: www.pastorescozzese.com